L’incendio di Ferragosto nell’area dello svincolo nord del Calopinace rilancia l’allarme relativo a un’area utilizzata come grande discarica abusiva. Si tratta di un autentico “tappeto a cielo aperto” sotto il quale silenziosamente tanti incivili hanno imparato a nascondere ben più della polvere, ossia divani, materassi, elettrodomestici e rottami di auto a partire dagli ultrainquinanti pneumatici.
La segnalazione ci era giunta da alcuni ecoattivisti poco prima del 15 agosto e purtroppo i loro timori si sono rivelati profetici. Quello stesso allarme, ci hanno spiegato, era stato segnalato direttamente alle autorità comunali «senza averne ricevuto risposta». Siamo andati a constatare direttamente e quanto si è presentato ai nostri occhi è devastante.
Nell’area sottostante lo svincolo delle bretelle, lato nord, nel territorio del rione Modena, in una selva incolta di canneti e arbusti spontanei comincia la sequenza di rifiuti abbandonati: materiale edile, elettrodomestici, rottami di auto e copertoni. Più su è ancora peggio con i rifiuti che invadono la parte sommitale dell’asta del Calopinace e alcuni elementi all’interno della stessa in equilibrio instabile, pronti ad essere portati a mare in occasione delle piogge autunnali.
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