Gregorio sarebbe dovuto tornare a Rosarno tra qualche giorno per partecipare all’ordinazione sacerdotale del cugino Igor Scalamandrè e per rivedere il mare dove pescava per ore, ma un destino fatale ha spezzato la sua giovane vita. Il rosarnese Gregorio Malvaso aveva solo 39 anni quando una mattina torrida del 17 agosto alle 9.15 a Chambéry in Francia, dove si era trasferito da quattro anni, stava percorrendo un tratto in discesa pieno di dossi e curve con una bicicletta elettrica.
Improvvisamente, per cause ancora da accertare, il giovane ha perso il controllo, non è riuscito a fare la curva a destra ed è sbalzato di qualche metro nel prato battendo con la testa ed il colpo gli avrebbe causato un arresto cardiaco. Sul lato sinistro della strada una signora ha visto il volo di Gregorio e ha chiamato i soccorsi. Sul luogo dell’incidente Gregorio è stato infatti rianimato con un defibrillatore, ma l’attesa di venti minuti dei soccorsi che lo hanno trasportato in ospedale sarebbe stata fatale. Sembrava una caduta banale, ma Gregorio è entrato in coma e ciò gli ha causato gravissime lesioni cerebrali.
Da sabato a lunedì il suo encefalo è stato piatto fino alla dichiarazione della morte. Il giovane rosarnese stava andando al mercato, un appuntamento fisso per lui il sabato mattina, perché amava comprare i prodotti tipici italiani per portare a casa gli odori e i sapori della Calabria. Aveva solo percorso poco più di un chilometro da casa sua ed era quasi alla fine di quella tragica discesa quando la morte ha deciso di bussare alla sua vita. Gregorio ha vissuto la sua infanzia e adolescenza a Rosarno dove ha frequentato per due anni il seminario di Oppido Mamertina e poi il liceo scientifico Raffaele Piria ed ha studiato all’Università di Messina. A dieci mesi, Gregorio è cresciuto con la nonna Caterina, i cugini Igor e Giulia, la zia Anna e lo zio Angelo, con i quali aveva un rapporto straordinario.
Lo zio Angelo gli ha trasmesso la passione per la pesca che lo ha portato a vincere tornei importanti in Sardegna. Poi la nuova vita in Francia per raggiungere la mamma e il papà, quest’ultimo lo ha perso due anni fa per una grave malattia. Ma quella nuova vita che aveva cominciato a Chambéry lo aveva fatto legare a una ragazza francese da cui è nata una figlia Veronica, che era la luce degli occhi di Gregorio, di appena cinque anni.
A Chambéry, Gregorio gestiva impianti di piscina e rivendeva materiale edilizio, aveva costruito anche la casa dei suoi sogni e doveva sposarsi, ma il destino ha deciso di non farlo tornare nel suo nido. Oggi Gregorio non c’è più, il suo cuore pieno di sogni e speranza non ha retto ma vive in altre vite perché ha donato i suoi organi. Tanti gli volevano bene a Rosarno per il suo sorriso contagioso, la sua voglia di vivere, la sua gentilezza, per aver superato momenti difficili. Sul suo profilo tanti commenti increduli per una giovane vita spezzata troppo presto e tante le fotografie come quella dell’ultima grigliata che ha fatto con suo cugino Nino Bellocco e con i suoi migliori amici, di cui cinque sono partiti ieri mattina per salutarlo per l’ultima volta e partecipare stamattina ai funerali che avranno luogo nella chiesa di un Comune francese perché Gregorio era una di quei ragazzi che non si dimenticano. A Rosarno lo piangono in tanti e sabato sera sarà il parroco don Salvatore Larocca a celebrare una messa per lui nella chiesa Matrice.
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