Amaro risveglio a Borgo Croce. La colorata frazione del comune di Fiumara, oggetto di un interessante progetto di rigenerazione e valorizzazione urbana promosso dall’omonima associazione presieduta da Maria Grazia Chirico, questa mattina ha scoperto l’incendio del furgone utilizzato dal sodalizio. Il rogo, presumibilmente di origine dolosa, ha letteralmente distrutto il mezzo. Il veicolo era in sosta all’interno del campo sportivo, dove, quando lo spazio non è utilizzato per attività agonistiche, si allestisce il parcheggio per i visitatori e dove veniva abitualmente lasciato per evitare che fosse di ingombro tra le strette stradine del borgo. Proprio lì è stato dato alle fiamme: si suppone che l'incendio sia avvenuto dopo l’una di notte, dal momento che sino a quell’ora erano ancora presenti diversi visitatori che si stavano trattenendo nella piazza del paese. Il Mercedes d’epoca, contraddistinto dalla scritta Borgo Croce, veniva utilizzato come navetta durante eventi di grande affluenza e come mezzo per gli spostamenti dei membri dell’associazione. Al momento, il presidente e il vicepresidente, Francesco Chirico (fratello di Maria Grazia), non hanno commentato il vile atto, che è ora oggetto di indagine da parte dei Carabinieri. Dure le parole del sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà: “Esprimiamo una condanna radicale per il vile gesto perpetrato ai danni dell’associazione Borgo Croce, di Fiumara di Muro, diventata negli anni un sano modello di rigenerazione urbana e culturale dei centri interni della nostra Città metropolitana. La loro attività, apprezzata da tutti i visitatori che hanno potuto ammirare il lavoro per la rivalutazione del piccolo borgo, realizzata insieme a tanti cittadini ed artisti, rappresenta un esempio virtuoso di comunità attiva". "Siamo vicini a tutti loro - ha affermato il sindaco in una nota - in particolare a Maria Grazia Chirico e alla sua squadra, valutando ogni azione utile affinché l’esperienza di ‘Borgo Croce’ prosegua nel tempo, stringendoci attorno ad una realtà che riteniamo un valore davvero importante per l'intera area metropolitana. Auspichiamo altresì che si faccia piena luce su quanto accaduto perchè fatti gravi come questi non possano più ripetersi, in una realtà che con fatica ed attraverso la passione e di lavoro quotidiano di tanti cittadini volontari è diventata un modello positivo in tutto il contesto calabrese”.