Quando il corteo funebre si lascia alle spalle corso Garibaldi e imbocca l’ultimo tratto di via Maresciallo Pansera, dirigendosi verso la chiesa di San Giuseppe, si sente nitido il rumore dei passi del gruppo di giovani amici e parenti che portano a spalla il feretro. Procedono in un silenzio totale, nonostante sulla strada ci sia tanta, tantissima gente. Per l’ultimo saluto a Domenico Orlando la cittadina di Melito Porto Salvo ha scelto di fermarsi, attonita e ancora scossa dalla morte del giovane, deceduto la notte di ferragosto in un incidente stradale avvenuto a Pellaro, sulla Statale 106.
Dietro la bara su cui è poggiato un cuscino di fiori bianchi, il padre Gianfranco e i parenti più stretti procedono sfigurati dal dolore. Per loro sono stati giorni strazianti: dalla notizia del drammatico incidente in cui era rimasto coinvolto il loro caro, all’attesa per l’autopsia, al momento del distacco definitivo. Un crescendo opprimente di sensazioni che mai e poi mai avrebbero voluto provare.
Nella chiesa stipata di gente l’aria è resa irrespirabile dalla calura ma la partecipazione è attenta e silenziosa. Le parole del parroco don Gaetano Nalesso, che concelebra la messa assieme a don Giuseppe Nipote e don Peppinello Dieni sono misurate e attente. Provano a portare conforto ricordando la figura di Domenico «ora nuovamente unito a mamma Anna», lei scomparsa a metà giugno, sconfitta da un male incurabile. La vicinanza dei due gravissimi lutti che hanno devastato di casa Orlando ha reso ancor più insopportabile la morte di Domenico. Un sentimento condiviso unanimemente, come testimoniato dalle centinaia di reazioni sui social.
E proprio via social è partita una raccolta fondi in memoria di Domenico e Anna, da donare allAirc per la ricerca sul cancro.
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