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Rosarno, i beni confiscati trasformati in case per i meno abbienti

Il sindaco pensa solo ai migranti e non ai rosarnesi. È questa l’accusa mossa da molti cittadini rosarnesi disagiati in segno di protesta contro il completamento degli ultimi 36 alloggi per gli extracomunitari in contrada Serricella. Ma i rosarnesi non sanno che nella stessa contrada c’è un bene confiscato alla criminalità organizzata che verrà presto recuperato, riqualificato e riutilizzato per la creazione di una struttura sociale grazie al maxi finanziamento di 1 milione e 383 mila euro (fondi europei) che è già nelle casse comunali. In sostanza, si tratta del progetto housing sociale che è l’insieme di iniziative volte a sviluppare un’offerta di alloggi sociali per i cittadini con reddito medio-basso. Le famiglie che saranno ospitate avranno la possibilità di condividere spazi privati e aree in comune. A riguardo l’amministrazione ha ottenuto 200 mila euro provenienti sempre dall’Agenda urbana che saranno spesi per migliorare e attivare ulteriori servizi sociali rivolti agli anziani.

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