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Reggio, il puzzle dei plessi scolastici chiusi. I presidi: creare il minor disagio

I giorni passano e la scadenza si avvicina. Se il Comune vuole rispettare la data limite del 16 settembre, che da calendario regionale prevede l’inizio delle lezioni, non c’è tempo da perdere. A porre l’amministrazione comunale, gli uffici di Palazzo San Giorgio e almeno nove istituti scolastici con l’acqua alla gola è la chiusura di 9 plessi, disposta nei giorni scorsi all’esito delle verifiche sulla vulnerabilità sismica volute proprio dal Comune a garanzia della sicurezza e dell’incolumità di studenti e personale scolastico.
Il sindaco Falcomatà e l’assessora Briante hanno ripetuto più volte di avere pronta una soluzione per 6 plessi, mentre per gli altri si sarebbe a buon punto. A proposito, rispetto a quanto da noi stessi pubblicato ieri, ci corre l’obbligo di precisare che per quanto riguarda l’edificio “Melissari” (via Tremulini), facente parte dell’Istituto comprensivo “Carducci – Da Feltre”, la ricollocazione nella sede dell’ex Inapli sita in via Pensilvania 1/b è allo stato soltanto un’ipotesi auspicata dalla dirigenza scolastica e dal consiglio d’istituto. Nessuna decisione in tal senso, chiariamo, è stata ancora presa. Anche perché tutte le scelte, fanno sapere dal Comune, dovranno rientrare nel piano complessivo.
Dai dirigenti scolastici giungono richieste chiare, riportate nei provvedimento di interdizione dei plessi via via pubblicati su albi e bacheche. Il fil rouge è uno solo: «Si rende necessario l’intervento di supporto, di natura ordinaria e straordinaria, a carico dell’ufficio tecnico del Comune e di tutti i soggetti istituzionali che, a vario titolo, sono coinvolti nei processi di individuazione ed allestimento dei nuovi spazi da ricercarsi prioritariamente nelle vicinanze dei plessi interdetti al fine di creare il minor disagio possibile alle famiglie». L’auspicio è che sia garantito a tutti, e in tempo, il diritto allo studio. Bisognerà essere rapidi anche perché, una volta messe nero su bianco le soluzioni, sarà necessario lavorare per allestire adeguatamente i nuovi spazi e trasferire gli arredi scolastici (compresi eventuali laboratori e materiale per l’attività sportiva) essenziali per il regolare svolgimento delle lezioni.

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