Ci siamo. La prossima settimana dovrebbe essere il periodo durante il quale il Ministero della Giustizia consegnerà ufficialmente le chiavi del cantiere alla ditta che si occuperà di completare il nuovo Tribunale. A distanza di tre mesi dall’approvazione della graduatoria definitiva della gara milionaria gestita dalla struttura tecnica della Presidenza del Consiglio dei Ministri con sede a Napoli si arriva a un altro step di questo lungo e tortuoso iter finalizzato al riappalto di un’opera sfortunatissima e che rappresenta una “macchia” nel panorama degli interventi pubblici cittadini.
A giugno scorso il Ministero della Giustizia tramite il supporto della struttura specialistica della Uta, che fa parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha concluso i lavori tecnici per il completamento del nuovo Palazzo di giustizia. È stato forse il momento più importante dell’iter perché da quel punto si è sbloccato tutto e dopo anni di attesa e adesso si procederà alla materiale esecuzione dei lavori.
Primo classificato è il consorzio temporaneo di imprese composto da “Ingegneria Costruzione Colambrita”, “Gis Design” studio tecnico, mentre il consorzio “Infratech” insieme alla ditta “Passarelli” è arrivato secondo. Dopo la conclusione della prima fase della gara i tecnici dell’Uta hanno proceduto con la proposta di aggiudicazione e quindi l’aggiudicazione vera e propria dopo le verifiche sulla società. Adesso l’aggiudicatario dovrà redigere un progetto esecutivo per gli impianti e si entrerà nel vivo.
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