Il porto di Gioia Tauro continua ad essere al centro della programmazione del colosso dei trasporti marittimi Msc, e non potrebbe essere altrimenti visto che lo scalo di transhipment è controllato dal gruppo dell’armatore napoletano Aponte, allo stesso tempo gestore e unico cliente dell’infrastruttura per quanto riguarda la movimentazione dei container.
La centralità dell’hub calabrese è confermata dal nuovo programma di servizi tra Asia ed Europa e tra Asia e Americhe annunciato da Msc per il 2025, servizi che saranno svolti in modo completamente autonomo, dopo lo scioglimento dell’alleanza “2M” con Maersk. Una “rete unica”, al via da febbraio prossimo, che, per ciò che concerne i collegamenti tra Asia e Mediterraneo si presenta molto articolata, perché comprende due diversi itinerari, tramite il Canale di Suez e Capo di Buona Speranza. Non è chiaro però se la circumnavigazione dell’Africa avverrà anche quando sarà risolta la crisi del Mar Rosso.
Per quanto riguarda i collegamenti tra Asia e Mediterraneo, ne sono previsti sei (alcuni con nomi di animali) e quattro di loro toccheranno porti italiani. Nella circumnavigazione dell’Africa, il servizio “Dragon” toccherà in direzione ovest i porti asiatici di Shanghai, Ningbo, Yantian, Singapore, quello egiziano di Abu Qir e quelli europei di Gioia Tauro, Genova, La Spezia e Fos-sur-Mer. Attraverso Abu Qir servirà il Mediterraneo orientale con feeder marittimo, mentre dagli scali europei servirà le destinazioni interne con treni dedicati.
Un aspetto che non può che rimandare alla piena operatività del gateway ferroviario gioiese, che garantisce il collegamento tra il porto e la linea Reggio Calabria-Battipaglia, parte integrante del corridoio Ten Helsinki-La Valletta. Va ricordato, inoltre, che nello scorso mese di maggio sono entrate in servizio le nuove locomotive Traxx Universal Dc del Polo logistica del Gruppo Ferrovie dello Stato, operative tra il porto gioiese e la Campania.
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