«Nostro figlio Edoardo ha lasciato il corpo fisico il 22 gennaio 2022 (data angelica) a causa di un incidente stradale in cui era trasportato da un neo patentato. Il nostro impegno, oltre che sul fronte dell’educazione stradale e di un codice della strada più attento alla prevenzione delle stragi che troppo spesso riguardano giovanissimi, è sul fronte della spiritualità e della solidarietà. La vita non finisce a livello materiale, è un’esperienza di trasformazione e vogliamo testimoniarlo. Così abbiamo scritto un libro su nostro figlio, su cosa ci ha insegnato prima e dopo la sua morte, facendosi sentire presente sempre». Così Giulia Barillaro e Fabio Divino, entrambi originari della Locride, oggi residenti a Roma, spiegano la nascita di un libro che è «un messaggio di amore e speranza, scritto insieme ad Edoardo: grazie a lui abbiamo scoperto la dimensione dell’infinito e abbiamo voluto raccontare tutto questo».
Il libro “Edoardo Divino - Mio figlio sta facendo un viaggio meraviglioso” che si avvale della prefazione di Mirella Restuccia, testimonia di un legame che trascende la dimensione fisica e il percorso spirituale della famiglia.
«Solo l’amore, quello vero, quello donato, quello disinteressato e puro, rigenera il mondo e crea la vibrazione positiva che deve regnare nell’universo – aggiungono Giulia e Fabio –. Di questo parliamo nel libro, di vita in senso ampio, di vita eterna, in un cammino evolutivo che inizia in terra e continua dopo aver lasciato il corpo, mutando di consistenza vibrazionale, in maniera molto più leggera e rarefatta. L’anima, il nostro carico emozionale, la nostra individualità non sparisce. La coscienza animica vive per sempre. Dovremmo vivere con questa consapevolezza». E sottolineano la bellezza del dono: «Donare è gioia, nella quotidianità e anche in maniera progettuale. Ci stiamo dedicando, in particolare, alla realizzazione di pozzi di acqua potabile di scuole e ospedali, in Africa, e anche i proventi del libro, attraverso la Fondazione “Butterfly Onlus”, saranno destinati a questa causa che ci sta molto a cuore, a favore di popolazioni in grandi difficoltà».
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