Quindici condanne (dieci lievemente ridotte e cinque confermate) nel processo d'Appello “Lampetra”, l'inchiesta della Procura antimafia di Reggio Calabria che nell'estate 2021 smantellò l'organizzazione che monopolizzava lo spaccio di sostanze stupefacenti tra Scilla, Bagnara e Sant'Eufemia in Aspromonte.
Nella retata dei carabinieri del comando provinciale di Reggio era finita una cellula delle 'ndrine egemoni di Scilla. Contestata anche l’associazione mafiosa per due imputati con riferimento alla cosca “Nasone-Gaietti” di Scilla.
Nello specifico agli imputati venivano contestati, a vario titolo, i reati di associazione mafiosa, associazione finalizzata alla produzione e al traffico di stupefacenti, detenzione illegale di armi e tentato omicidio. Pesanti alcune condanne: Angelo Carina, 20 anni; Antonio Alvaro, 9 anni e 2 mesi; Francesco Caracciolo, 9 anni 2 mesi 20 giorni; Silvio Emanuele Cimarosa, 9 anni 7 mesi 10 giorni; Fatmir Fejzulla, 9 anni; Salvatore Gentilesca, 12 anni 2 mesi 20 giorni.
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