In paese si contano i danni dell’imponente incendio che, per tutto il pomeriggio e la nottata di venerdì, ha interessato centinaia di ettari coltivati, arrivando a ridosso di alcune abitazioni. Dopo quello di mercoledì scorso che aveva bruciato pinete e sterpaglie, questo è stato catastrofico. Come è noto, le fiamme, alimentate da un forte vento di maestrale, hanno subito iniziato la loro opera di distruzione, devastando vigneti, uliveti e bergamotteti e provocando l’evacuazione di intere famiglie dalle rispettive abitazioni. Nei nostri precedenti servizi abbiamo sottolineato le difficoltà incontrate dal personale dei Vigili del fuoco, Calabria verde, Protezione civile e di tanti volontari che hanno cercato in tutti i modi di spegnere le fiamme, ma la natura del terreno ha creato enormi impedimenti, soprattutto nell’erogazione dell’acqua. I volontari accorsi in gran numero, vale la pena rilevarlo, hanno contribuito in maniera lodevole allo spegnimento delle fiamme, purtroppo con scarsi risultati per i motivi suesposti. Ma, quel che conta, è lo spirito di servizio dei tanti ragazzi accorsi per dare una mano. Una prima stima di bilancio parla di 400 ettari inceneriti, decine di animali rimasti imprigionati dal fuoco e di nove famiglie evacuate. "Sono terribilmente dispiaciuto – dichiara il sindaco Umberto Felice Nocera – per quanto è accaduto. È stata – chiarisce – una misura precauzionale, quella di allontanare le famiglie dalle loro case che, per fortuna, non hanno subito danni. Esprimo piena solidarietà alle persone che sono state costrette ad abbandonare le loro dimore all’improvviso. Mi sono recato – afferma – personalmente presso le loro abitazioni per sincerarmi delle loro condizioni di salute".