Reggio

Mercoledì 25 Settembre 2024

S. Giorgio Morgeto, sabato approda in aula la decadenza di Valerioti

San Giorgio Morgeto (RC)

“Ordinanza n. 13912 del 13 marzo 2024 Corte di Cassazione Prima Sezione Civile, trasmessa con nota della Prefettura di Reggio Calabria n. 98028 del 5 settembre 2024 ad oggetto: Comune di San Giorgio Morgeto. Sindaco Salvatore Valerioti. Incandidabilità ai sensi dell’art. 14, comma 11, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267”. Questo l’unico punto all’ordine del giorno del consiglio comunale convocato dallo stesso sindaco Valerioti per sabato 28 settembre alle 17.30 nella biblioteca di via G. Oliva. Convocazione che oltre che ai consiglieri, è stata inviata alla Prefettura di Reggio Calabria, al Commissariato di Polizia di Cittanova, alla stazione Carabinieri di San Giorgio Morgeto e al comando della Polizia locale. Il 6 settembre scorso è pervenuta al protocollo del Comune la nota con la quale la Prefettura chiede di convocare il consiglio comunale con all’ordine del giorno la decadenza di Valerioti, rieletto a novembre 2021. Nei giorni scorsi, undici associazioni che fanno parte della Consulta (Tarantamorges, San Giorgio Soccorso, Avis San Giorgio Morgeto, Pro Castello, Nuovo Mondo ets, Edukare, Azione Cattolica “P.G. Frassati, Rabike’s, Polisportiva San Giorgio Morgeto, Asprotour, Associazione Sangiorgese Amici del presepe), in una lettera hanno difeso l’operato del sindaco Valerioti, al quale hanno espresso solidarietà e gratitudine. Il gruppo d’opposizione consiliare di “Rialzati San Giorgio” composto dai consiglieri Pasquale Ciurleo, Giuliano Corradino ed Emanuel Raso, ha affisso nei giorni scorsi un manifesto in cui, tra l’altro, scrive: «Il minimo comune multiplo degli ultimi trent’anni della politica sangiorgese si è tutto concentrato sulla vicenda di un sindaco che è risultato essere incandidabile in tre sentenze: Tribunale ordinario di Palmi, Corte d’Appello di Reggio Calabria e Corte di Cassazione. Caso chiuso: Valerioti, al momento della sua candidatura a sindaco, non poteva candidarsi e non lo potrà fare per i prossimi due turni elettorali».

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