Stretta dell’Aterp sugli utenti morosi per il pagamento dei canoni delle abitazioni di edilizia residenziale pubblica. I numeri sono impressionanti: i crediti vantati ammontano a circa 80 milioni di euro e adesso il commissario straordinario dall’azienda regionale ha deciso di mettere ordine anche alla luce dei richiami arrivati dalla Corte dei Conti al bilancio della Regione.
L’Aterp Calabria è il principale soggetto pubblico operante su scala regionale nell’ambito delle politiche abitative, oltre che proprietario e gestore di un vasto patrimonio edilizio in ambito residenziale ed erogatore del particolare servizio territoriale per la realizzazione, gestione e manutenzione degli alloggi sociali. Tra i principali compiti istituzionali dell'Aterp Calabria rientra la riscossione dei canoni locativi, da attuarsi attraverso l'aggiornamento di questi ultimi in conformità alle disposizioni della legge regionale numero 32/96 al fine di determinare gli importi da richiedere all’utenza.
Come si legge nel provvedimento, «l’azienda in relazione alla gestione degli alloggi Erp su tutto il territorio regionale vanta un importo stimato di crediti da riscuotere pari a circa 80 milioni di euro di canoni scaduti, per un numero di utenti morosi stimati in circa 20.300. La mole dei crediti, nonché la capacita di riscossione costituisce un elemento decisivo per il conseguimento di stabili equilibri finanziari per l’ente». Questa situazione preoccupante è stata accertata anche recentemente dal momento che «con verbale del 2 agosto scorso l’organo monocratico di revisione economico-finanziaria dell’Aterp Calabria ha evidenziato quale criticità l’ammontare considerevole dei crediti da riscuotere, ponendo l’attenzione all’attività di recupero e di interruzione dei termini prescrizionali dei crediti vetusti».
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