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Gioia Tauro, l’Adsp non riceve i diportisti... e il sindaco

Non si è concretizzato secondo le aspettative il corteo pacifico imbastito ieri mattina dai circa 60 diportisti destinatari di provvedimento di sgombero da parte dell’Autorità portuale perché considerati “abusivi”, nonostante le loro imbarcazioni abbiano stazionato per anni nello specchio d’acqua oggi assegnato per soli 14 posti all’associazione dilettantistica sportiva “Il Maestrale”, i cui soci sono appartenenti alle forze dell’ordine, per lo più carabinieri.
La manifestazione, partita intorno alle 10 dall’ingresso del cosiddetto “porticciolo”, non ha avuto la possibilità di varcare i cancelli dell’Autorità portuale né di avere un confronto con qualsivoglia figura apicale dell’ente. Uno “smacco” da amministrazione ad amministrazione, visto che accanto ai diportisti vi era il sindaco Simona Scarcella insieme al suo vice Totò Parrello, al presidente del civico consesso Giulio Ranieri e alla giunta e consiglieri di maggioranza al gran completo.
«Ci dispiace che, mentre tutte le altre manifestazioni che sono state svolte all’interno del porto siano arrivate sotto gli uffici dell’Autorità portuale mentre a noi, stamattina, non ci sia stata data la possibilità di arrivarci» ha commentato Scarcella, visibilmente amareggiata, per poi aggiungere: «Non ce lo spieghiamo e la leggiamo come una chiusura nei confronti nostri e di queste persone. I diportisti sono persone pacifiche che da trent’anni sono stati in questa darsena rispettando tutte le regole che sono state imposte sia dall’Autorità portuale che dalla Capitaneria di porto o, quantomeno, sono stati qui sotto gli occhi delle istituzioni che operano all’interno di questo porto senza che nessuno li mandasse via o sollevasse obiezioni».

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