Cattedrali nel deserto frutto scelte poco oculate. Investimenti di milioni di euro che oggi sono scheletri abbandonati nelle colline della periferia nord e sud della città. A Concessa l’Asp aveva immaginato nei primi anni duemila di realizzare un centro per gli anziani. È stato costruito lo “scheletro” della struttura. Poi tutto si è fermato inspiegabilmente. Cantiere abbandonato e di quell’investimento milionario non se ne è saputo più nulla. La struttura che avrebbe dovuto rappresentare una risposta alle istanze di una popolazione la cui età media continua a crescere è oggi avvolta dal degrado, un non luogo dove chi può abbandona di tutto. Una vicenda su cui anche il presidente del Consiglio Comunale, Vincenzo Marra ha cercato risposte. Senza riceverne.
E non sarebbe un caso isolato. Un triste precedente c’è dall’altra parte della città. A Pellaro agli inizi degli anni novanta si era pensato ad un centro per la disabilità mentale. A San Filippo l’Azienda sanitaria ha costruito una grande edificio. Ma poi il progetto è finito nelle paludi. Nel silenzio generale. E di questi sprechi di risorse pubbliche nelle lunghe stagioni del caos, della girandola dei commissari l’Asp in questi decenni ne ha collezionato diversi. Non a caso la situazione del patrimonio immobiliare dell’Azienda sanitaria provinciale è uno degli elementi che ha portato allo scioglimento per ingerenze della criminalità organizzata.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia