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Hotel de la Ville, il sogno dell’Alberghiero a Villa San Giovanni

Il sindaco metropolitano Falcomatà ha visitato con Caminiti la struttura recentemente oggetto di polemiche. «La soluzione va verificata planimetrie alla mano». Resta “l’ombra” del centro accoglienza

Non scema l’attenzione attorno all’ex hotel De La Ville. Lo stabile, infatti, nelle ultime settimane è stato al centro del dibattito politico cittadino alla luce dell’eventualità che possa divenire un centro accoglienza per migranti.
Una discussione partita dai social e che, oltre alla collettività, ha coinvolto in primis le due anime di Palazzo San Giovanni: la minoranza a chiedere risposte chiare e trasparenza da parte dell’amministrazione comunale sulla situazione e la sindaca Giusy Caminiti, con la sua maggioranza, a fornire le rassicurazioni in merito che ha ricevuto dalla Prefettura (che è l’ente preposto a tale ambito).
Ma non solo. Dall’amministrazione comunale è stato posto l’accento sul percorso di valorizzazione che si sarebbe immaginato rispetto allo stabile: un percorso che si sposa con l’idea di poterlo utilizzare per l’Ipalbtur “Giovanni Trecroci”. Il plesso nella sua essenza formativa, tra l’altro, guarda appunto ai settori enogastronomia, accoglienza turistica ed alberghiera.
Ed è proprio sotto quest’aspetto che ieri si è svolto un sopralluogo congiunto del sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà e della prima cittadina Giusy Caminiti, i quali hanno avuto l’opportunità di effettuare una prima valutazione degli spazi dell’edificio insieme ad una delegazione di assessori e consiglieri dell’amministrazione di Villa San Giovanni.

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