«Serve un’accelerazione per iniziare i lavori dell’immobile di Caulonia destinato a diventare, speriamo al più presto, sede della “Casa di Comunità”. Attendavamo l’avvio del percorso di riqualificazione agli inizi di settembre, come c’era stato anticipato ad agosto dal direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria, dott.ssa Lucia Di Furia, ma ad oggi non ci sono novità. Ci dispiace che ancora una volta siano i cittadini a dover pagare i ritardi per l’attivazione di un servizio pubblico costituzionalmente garantito, qual è il diritto alla salute, a causa della lentezza della burocrazia. Chiediamo, quindi, di imprimere una svolta al più presto». È quanto ha dichiarato il sindaco di Caulonia, Francesco Cagliuso, in relazione al mancato inizio dei lavori sulla struttura che dovrebbe garantire il potenziamento dell’assistenza sanitaria territoriale.
Costituite con Decreto interministeriale del 23 maggio 2022, la “Casa di Comunità” (CdC) è definita testualmente «luogo fisico e di facile individuazione al quale i cittadini possono accedere per bisogni di assistenza sanitaria, socio-sanitaria a valenza sanitaria e il modello organizzativo dell’assistenza di prossimità per la popolazione di riferimento». Un’operazione di razionalizzazione per offrire ai cittadini cauloniesi e dei paesi vicini un unico polo di riferimento, evitando, quindi, gravosi spostamenti sul territorio. Si tratta di un’utenza numericamente rilevante per una zona geograficamente distante dagli ospedali di Locri, Polistena e Soverato.
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