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L'orrore di Seminara, il procuratore Crescenti: "Ragazza ridotta a un giocattolo e molti sapevano" L'INTERVISTA

Altri nove arresti nell'operazione Masnada, denominata "TER", che segue le prime due e rappresenta un approfondimento e uno sviluppo di quanto emerso nelle precedenti indagini

Altri nove arresti nell'operazione Masnada, denominata "TER", che segue le prime due e rappresenta un approfondimento e uno sviluppo di quanto emerso nelle precedenti indagini che hanno riguardato gli stupri di gruppo commessi su una ragazza, all'epoca minorenne, a Seminara.

"Il quadro di degrado che caratterizza questa vicenda - ha dichiarato il procuratore di Palmi Emanuele Crescenti -  coinvolge una, e forse più ragazze, che sono state vittime di ripetute violenze sessuali. Queste violenze hanno evidenziato una condizione di totale svalutazione della donna, trattata alla stregua di un oggetto del desiderio, come fosse un giocattolo.

È una situazione - ha continuato Crescenti - che ci riporta a tempi passati, ed è ancora più inquietante se si considera che tutto ciò è avvenuto in un piccolo paese, dove molti sapevano.

La ragazza coinvolta è stata sotto pressione per oltre un anno, da gennaio 2022 fino a quando sono intervenute le autorità nella primavera. Attualmente, la giovane è sotto protezione, ma vi è il rischio che alcuni degli indagati, essendo legati a famiglie di ‘ndrangheta locali, possano indurre la vittima a ritrattare le sue dichiarazioni, come già avvenuto in passato, o esercitare ritorsioni.

Fin dalla seconda fase dell’indagine infatti - ha ricordato Crescenti - si è riscontrato un tentativo di influenzare le testimonianze, con l’intento di alterare i dati processuali.

Non possiamo prevedere esattamente cosa accadrà, ma certamente l’attenzione delle forze dell’ordine resterà concentrata su tutti i soggetti coinvolti. Ora entriamo nella fase cruciale, perché, sebbene esista già un provvedimento del giudice che rafforza la nostra tesi probatoria, siamo ancora in una fase investigativa e non si è giunti a una condanna definitiva.

In questa fase processuale, il nostro impegno, come in tutti i casi, sarà quello di garantire la linearità e la trasparenza del processo, affinché tutto proceda correttamente. Le intercettazioni raccolte forniscono un quadro chiaro della situazione, ma dovranno essere sottoposte al giudizio del tribunale".

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