«L’Ordinanza R.G. n.: 1970/2024 emessa lo scorso 14 ottobre dalla seconda sezione civile del Tribunale di Reggio Calabria nei confronti dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri”, che si era opposta al ricorso proposto dai nostri soci De Medici e Scarfone avverso la loro illegittima esclusione dal Cda dell’Ateneo, è fondamentale, non solo perché conferma nel merito le motivazioni adottate dal giudice di prime cure; lo è anche perché dichiara illegittimi gli atti compiuti recentemente dal Cda e dal Consiglio Accademico». Lo annuncia Umberto Pirilli, il presidente dell’associazione Dante Alighieri di Reggio Calabria, che continua: «La nomina dei componenti nel Cda di due consiglieri provenienti dal corpo docente è prerogativa esclusiva del Rettore e l’organo che li ha espressi è irregolarmente costituito essendo stati i due rappresentanti illegittimamente espressi ed avendo gli stessi soggetti partecipato e votato il giorno dopo nella riunione del Cda; anche tale riunione deve ritenersi illegittima e l’illegittimità si estende a tutti gli atti successivi posti in essere dal Cda ivi compreso l’ultimo Cda con la presenza di un notaio. La resistenza a oltranza e contro ogni logica, non solo giuridica da parte di Aloi e dei suoi non tanto segreti ispiratori e protettori, si infrange, dunque, sugli scogli di altrettanti provvedimenti giudiziari a noi favorevoli come Associazione Dante Alighieri di Reggio Calabria».
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