"La vicenda solertemente scoperchiata dall'interrogazione del Consigliere regionale Giovanni Muraca e giustamente rimarcata dal Senatore Nicola Irto, sulla quale il Direttore Di Furia avrebbe dovuto a suo tempo vigilare, è solo l'ultima in ordine di tempo di una sequela di circostanze che evidenziano tutti i limiti di questa gestione. Ci riferiamo all'annunciato taglio orizzontale delle guardie mediche che riguarda addirittura la metà dei presidi esistenti, alla chiusura dei poliambulatori e dei laboratori di analisi pubblici, ma anche alla lunga ed intricata vicenda delle strutture psichiatriche o quella, davvero incredibile, dei microinfusori per pazienti diabetici, per lungo tempo assenti e poi magicamente riapparsi dopo le proteste delle famiglie".
"E' evidente è che si tratti solo della punta di un enorme iceberg che sottende un'organizzazione approssimativa e precaria della sanità sul nostro territorio. L'impressione, peraltro malcelata dalla stessa Dottoressa Di Furia, è che il Direttore Generale dell'Asp sia già con le valigie pronte, nell'imminenza di chiudere la sua esperienza in riva allo Stretto. A questo punto - conclude il sindaco - ritengo ragionevole che il Direttore rompa gli indugi e le chiuda quelle valigie. Faccia un favore a se stessa e al territorio, che ha diritto ad una governance stabile e ben organizzata, e rassegni le proprie dimissioni anticipate".
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