La fumata bianca arriva in tarda serata. Attorno al tavolo della Prefettura tutti gli attori istituzionali hanno finalmente assunto gli impegni che da settimane erano stati annunciati. Ma stavolta pare davvero che il lieto fine sia qualcosa di più di un “sogno” che cancella l’incubo dei turni pomeridiani per i 250 bambini della scuola secondaria di primo grado “Radice Alighieri”.
All’incontro al Palazzo del Governo sono stati definiti tutti i dettagli anche temporali della vicenda. Così oggi l’Istituto interpreti può prendere possesso dei locali della sede dell’ex Inapli di proprietà del Comune, lasciando così il Ciapi di Catona che sarà la nuova casa degli studenti. Ma prima occorre procedere con i lavori di adeguamento dell’immobile della Regione. Interventi che dovrebbero essere ultimati entro una decina di giorni. La speranza adesso ed è quello che si auspicano tutti è che vengano rispettati i tempi indicati durante la riunione.
Finisce così l’odissea frutto della lentezza e dalla complicata farraginosità della burocrazia che continua a rimanere il più complicato degli ostacoli. Si perché a fine agosto quando l’esito dei controlli sulla staticità dell’edilizia scolastica aveva portato alla chiusura di 10 plessi, per Catona la soluzione si era subito concentrata nella sede dell’ex Ciapi. Ma ci sono volute settimane e settimane di incontri, di lungaggini, di atti di impegni, di promesse.
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