Un’altra follia rom tra le palazzine di Ciccarello, storica roccaforte della comunità nomade cittadina. Per sottrarsi all'alt della Polizia, tre giovani rom che viaggiavano a bordo di una macchina non solo hanno intrapreso una fuga a tutto gas ma hanno messo a serio rischio l'incolumità degli agenti costretti all'inseguimento, oltre anche di pedoni ed automobilisti che in quei terribili minuti si trovano a percorrere alcune delle principali vie della cintura urbana sud: da via Pio XI ai rioni Marconi e Cusmano, dal viale Europa passando per il Seminario e Ciccarello. Per completare la fuga, eludendo a qualsiasi costo il controllo dei poliziotti, hanno allertato i rinforzi facendo confluire proprio nel cuore di Ciccarello decine di uomini e donne della comunità nomade, ed altre autovetture per circondare i mezzi della Polizia per poi danneggiarli con il lancio di pesanti oggetti contundenti con l'evidente obiettivo di impedirgli di identificare i tre fuggiaschi e soprattutto comprendere le ragioni della loro fuga che si sarebbe tramutato in arresto. È chiaro a chiunque che il terzetto che si è dato alla fuga o nascondeva qualcosa di illegale a bordo oppure uno dei passeggeri non poteva essere in giro, fuori casa.
Come ricaviamo dalla nota di solidarietà agli agenti aggrediti diffusa dal sindacato di Polizia Siulp, risale alla serata di domenica (20 ottobre) l'arrogante prova di forza dei tre nomadi di Ciccarello. Erano trascorse da pochi minuti le 22.30 quando la Volante incrocia tra la via Pio XI e il rione Marconi e Cusmano una “Punto” che sfrecciava a grandissima velocità. Alla vista della “Pantera” della Questura chi era alla guida della “Punto” ingrana la marcia e tenta di scomparire. Obbligatorio l’inseguimento tra inutili intimazioni di “Stop” degli agenti: né paletta, né lampeggianti e sirene servono a nulla.
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