«La regione più povera dell’Unione europea, secondo i recenti dati Eurostat, è paradossalmente la testa e il cuore dell’organizzazione criminale non solo più ricca d’Europa, ma verosimilmente la componente principale di quella macro mafia internazionale, diventata oggi un sistema criminale orientato ad operare all’interno dei mercati, dei circuiti bancari per gestire enormi flussi finanziari e compiere sofisticate operazioni di riciclaggio». A delineare uno scenario che vede la Calabria terra del crimine organizzato più evoluto e imitato a livello mondiale, e che preoccupa in prospettiva di come tale sistema potrebbe incidere in futuro sul potere economico, è stato il procuratore facente funzioni della Dda di Reggio, Giuseppe Lombardo. Il magistrato è intervenuto ieri al convento dei Minimi al convegno di studi sul tema “Il riciclaggio: effetti sull’economia globale. Professionisti a confronto” in veste di relatore, insieme all’on. Federico Cafiero de Raho, vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia e già procuratore nazionale antimafia, dell’avvocato Luigi Panella, docente del corso di formazione avvocati de La Sapienza di Roma e del colonnello della Guardia di Finanza - capo Centro Dia di Reggio, Mario Intelisano. L’evento è stato dedicato alla memoria dell’avv. Antonio Mazzone, «grande studioso – ha ricordato Lombardo – con cui iniziai la pratica legale prima di vincere il concorso in magistratura, che mi ha insegnato che gli atti vanno letti tutti fino in fondo». «Abbiamo voluto rendere omaggio ad una persona di alto valore umano e professionale con cui avevamo già concordato di organizzare un convegno su questo tema, prima che la morte prematura lo impedisse», ha ricordato Francesco Minici presidente dell’associazione “Insieme si può”, che d’intesa con il sindacato Siulp regionale e provinciale e all’associazione culturale “La Pigna” ha organizzato l’evento, con il sostegno di diversi partner. I lavori sono stati moderati da Vincenzo Saccà e hanno registrato i saluti e il ricordo affettuoso di Mazzone (di cui era presente in sala la moglie Lucia Prete) da parte del sindaco Vittorio Zito, del questore Salvatore La Rosa, della presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Locri Carmela Neri, del presidente del Consiglio dell’Ordine dei Commercialisti di Locri Francesco Scarano, del segretario generale provinciale del Siulp di Reggio Giuseppe De Stefano e dell’avv. Andrea Daqua, presidente dell’associazione “La Pigna”. L’on. Cafiero de Raho, ex procuratore della Dda reggina, ha evidenziato che «la criminalità organizzata si muove oggi con società che reinvestono il denaro proveniente dai grandi traffici, attraverso soggetti, veri professionisti, lontani dalla struttura criminale che operano nell’economia legale» e ha posto l’accento sull’importanza dei comportamenti anomali che le forze dell’ordine riescono a rilevare sul territorio.