Un appello affinché si possa trovare una soluzione capace di dare continuità alla struttura. I familiari degli ospiti alla Rsa che ha segnato una pagina importante nella storia dei servizi della città si rivolgono a chi può decidere le sorti di questa vertenza il cui epilogo potrebbe portare alla chiusura della storica casa di accoglienza per anziani “Don Orione”. «Ci rivolgiamo a tutte le parti che, per ragioni diverse, sono interessate dallo stato di crisi della Casa di riposo Don Orione ormai noto a tutta la cittadinanza ed alle Istituzioni civili e religiose». Offrono la «propria disponibilità a qualsiasi confronto che vada nella direzione auspicata».
Il comitato dei familiari «dà la propria disponibilità a qualsiasi confronto che vada nella direzione auspicata. In questi mesi – raccontano – abbiamo seguito con apprensione la trattativa avviata tra l’Opera Don Orione e la società Antonino SrL che rappresentava un’importante soluzione ai problemi degli anziani ospiti della struttura, ma anche un’opportunità per la città che purtroppo è fortemente carente in tema di RSA e servizi socioassistenziali destinati alla terza età». In questo contesto è maturata un’interlocuzione con la signora Antonella Abramo e l’avvocato Rossana Panarello, presidente dell’Antonino SrL: “ Un appello accorato: le parlo col cuore in mano. In questa drammatica situazione in cui, nostro malgrado, ci siamo venuti a trovare, le chiedo di fare uno sforzo affinché riprenda le trattative con i vertici della Don Orione, nonostante il loro inspiegabile atteggiamento di chiusura. Lo faccia per noi familiari la cui vita è stata sconvolta. È un ultimo suo intervento che chiediamo spinti dalla disperazione». La risposta spiegano i rappresentanti dei familiari degli ospiti della struttura è quello di apertura. La rappresentante della società esprime vicinanza tanto ai familiari che ai lavoratori.
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