È un altro punto importante quello segnato dall’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio nel contenzioso che da anni lo vede in contrapposizione con il Consorzio per lo Sviluppo delle Attività Produttive (Corap). A stabilirlo è stata nei giorni scorsi la Corte d’Appello di Reggio Calabria con la sentenza n. 477/2024.
Alla base del contenzioso, l’obiettivo del Corap di ottenere il riconoscimento della proprietà delle infrastrutture e delle opere pubbliche dallo stesso realizzate, nel tempo, a servizio dell’agglomerato industriale di Gioia Tauro. In particolare, tra le infrastrutture rivendicate dall’ente pubblico economico strumentale della Regione Calabria la costruzione delle opere viarie e ferroviarie nella zona industriale di Gioia Tauro- Rosarno, con riferimento specifico al tronco di strada a scorrimento veloce tra il varco portuale e l’autostrada A3, dotato di relativo impianto di illuminazione e segnaletica.
A tutto questo, il Corap aggiungeva la rivendicazione della proprietà di quattro svincoli, anch’essi attrezzati di impianto di illuminazione e segnaletica, varie opere stradali quali sottopassi, cavalcavia e viadotto.
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