Il pubblico ministero di Palmi ha formulato le richieste di condanna nei confronti degli imputati, tutti giovani e giovanissimi, che sono rimasti coinvolti nell’inchiesta “Masnada”, l’operazione che ha svelato le presunte violenze sessuali nei confronti di due ragazze della Piana di Gioia Tauro. Richieste pesanti quelle del pm, giunte alla fine della requisitoria che il rappresentante dell’accusa ha tenuto davanti al gup del Tribunale di Palmi. Tutti gli imputati hanno scelto di essere giudicati in abbreviato, rito alternativo che permette di avere uno sconto di pena di un terzo sull’eventuale condanna.
La procura ha chiesto, quindi, la condanna di Placido Caia a 10 anni di reclusione, Giuseppe Francesco Caia 12 anni, Rocco Raco 14 anni, Vincenzo Giuseppe Fondacaro 7 anni e otto mesi, Antonio Laganà 8 anni, Pasquale Schipilliti 7 anni e quattro mesi, Salvatore Infantino 8 anni, Pasquale Bruzzise 6 anni, Vincenzo Bonarrigo 6 anni, Michele Piccolo 10 anni, Gaetano Piccolo 7 anni e otto mesi, Lorenzo Oliveri 6 anni, Emanuele Montani 6 anni.
Alla fine della requisitoria, il gup ha stilato il calendario degli interventi dei difensori degli imputati, al termine dei quali procederà a emettere la sentenza.
Nell’apertura dell’udienza preliminare, tenuta il 23 ottobre scorso, le due ragazze (una di Seminara e l’altra di Oppido Mamertina), all’epoca dei fatti ancora minorenni, avevano avanzato richiesta di costituzione di parte civile nel procedimento, così come i genitori di una di loro e il Comune di Seminara. Tutte le richieste di costituzione di parte civile sono state accolte dal gup.
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