«Sono state tracciate le fasi di sviluppo del progetto, ed in particolare la consegna e cantierizzazione delle aree interessate dall’opera, analizzando le criticità rilevate e condividendo un piano di azione utile a monitorare step by step le attività di competenza dei singoli soggetti coinvolti per il raggiungimento dell’obiettivo». Tradotto dal burocratese, la sintesi è che in Prefettura si è fatto il punto sul Museo del mare, il mega-progetto di Zaha Hadid “ripescato” dal Comune dopo anni di oblio e destinato a cambiare non solo il waterfront.
Ricordano dal Palazzo del Governo che «l’intervento, con uno stanziamento complessivo di circa 120 milioni di euro, di cui 60 milioni a valere sul Piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr e 60 sul Pon Metro Plus 2021/2027, rientra tra i 14 progetti strategici inseriti dal Governo nel “Piano per i Grandi attrattori culturali” del valore complessivo di 1.460 miliardi di euro» e prevede «la riqualificazione del tratto urbano adiacente al centro storico e all’area portuale di Reggio Calabria nella sua estensione verso il mare, con la creazione di due edifici che ne valorizzino il tessuto culturale, ospitando attività socio-culturali ed economiche». E ancora, ricostruisce una nota della Prefettura: «Tramite la centrale di committenza Invitalia è stato individuato l’operatore economico che si è aggiudicato l’appalto per la realizzazione dell’opera, la Cobar spa, che ha effettuato le attività propedeutiche all’avvio dei lavori e con la consegna parziale del cantiere si è impegnata ad avviare l’esecuzione del cosiddetto lotto zero».
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