Sono rimasti chiusi durante l’estate quando la movida accendeva le serate e i turisti rimanevano affascinati dal paesaggio dello Stretto. Il bando di maggio è stato finalmente aggiudicato. A fine novembre. A stagione finita. Una storia triste che diventa un plastico esempio di come il territorio sia ostaggio della burocrazia. Ritardi, cortocircuiti di comunicazioni tra enti e a volte anche tra uffici dello stesso ente che si traducono in mancate opportunità per il territorio. Una realtà in cui pensare di fare impresa diventa davvero complicato.
Eppure a maggio quando la Giunta aveva adottato le linee d’indirizzo per la concessione dei tre chioschi sembrava che si potesse aprire una pagina interessante per l’utilizzo delle tre strutture installate nella passeggiata a mare. Intanto erano state individuate tre destinazioni, per creare un’offerta più eterogenea ed evitare di proporre sempre le solite “offerte” di prodotti. Si tratta di un un gazebo per gelateria/frullateria/frutteria; uno per piadineria/rosticceria; uno per friggitoria.
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