Volatilizzato. Sparito nel nulla. Anche nella giornata di ieri sono risultate senza esito, nonostante l’impiego in più aree periferiche e cittadine aspromontane di numerosi carabinieri, le ricerche del sanluchese Antonio Strangio, 42 anni, coniugato e padre, scomparso all’improvviso alcuni giorni fa. Una sparizione, visto anche il massimo riserbo mantenuto sulla delicata vicenda da parte degli inquirenti e dagli investigatori dei carabinieri, che col passare delle ore e dei giorni sta diventando sempre più un giallo.
Di Strangio, personaggio noto alle forze dell’ordine, al momento c’è solo una traccia dai connotati molto allarmanti: il ritrovamento del suo fuoristrada completamente distrutto da un incendio evidentemente doloso, appiccato con l’intento di cancellare qualsiasi traccia, con a bordo i resti di un animale da pascolo, verosimilmente, una pecora, anch’essa completamente carbonizzata. Un particolare che rende la vicenda, già di per sé molto delicata, ancora più inquietante.
Dopo il mancato rientro a casa nei giorni scorsi di Strangio e le prime indiscrezioni, sull’improvvisa sparizione dell’uomo, da parte di alcuni familiari e parenti e apprese dai carabinieri, a rendere molto delicata e piena di interrogativi la vicenda è stato proprio, nel tardo pomeriggio di lunedì scorso, il ritrovamento del fuoristrada in uso al sanluchese scomparso. Il veicolo è stato rinvenuto al confine dei territori comunali periferici di San Luca e Bovalino, in prossimità della fiumara “Bonamico”.
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