Nel fine settimana appena trascorso, a Pellaro, i carabinieri della locale Stazione hanno messo a segno un’importante operazione culminata con l’arresto di due individui noti alle forze dell’ordine per precedenti penali. I due, ora sottoposti agli arresti domiciliari, sono accusati – allo stato degli atti ed in attesa di ulteriori sviluppi - di furto aggravato e utilizzo illecito di strumenti di pagamento.
L’episodio incriminato risale ai primi giorni di settembre. Approfittando di un momento di distrazione dell’autista di un corriere, impegnato in una consegna presso un esercizio commerciale, i due malviventi si sono introdotti furtivamente nel veicolo parcheggiato, sottraendo un borsello custodito al suo interno. Il bottino conteneva numerosi effetti personali della vittima, tra cui un portafoglio con all’interno una carta di credito. Non contenti del furto, i due si sono precipitati in un negozio per tentare di utilizzare la carta e fare acquisti.
La reazione della vittima, però, è stata immediata: accortasi del furto, si è recata senza indugio alla Stazione dei carabinieri di Pellaro per denunciare l’accaduto. Durante la verbalizzazione, un avviso sul cellulare della vittima ha segnalato un tentativo di utilizzo della carta, fornendo l’esatta localizzazione del negozio in cui era stato effettuato il pagamento illecito. Grazie a questa tempestiva informazione, i carabinieri si sono messi subito in moto, recuperando le registrazioni delle telecamere di sorveglianza del luogo del furto e del negozio segnalato. I filmati hanno rivelato chiaramente la presenza dei due sospettati, incastrandoli senza ombra di dubbio.
Le indagini, condotte con meticolosità, hanno permesso di raccogliere prove schiaccianti e di ricostruire nei dettagli l’intera dinamica dell’episodio, consentendo di attribuire con certezza le responsabilità penali agli arrestati.
Questa operazione è l’ennesima dimostrazione della prontezza e dell’efficienza dell’Arma dei carabinieri nel rispondere con celerità alle richieste di aiuto della cittadinanza. La sinergia tra tecnologia, intuizione investigativa e rapidità di intervento si è rivelata ancora una volta decisiva per garantire sicurezza e giustizia nel territorio reggino.
E’ doveroso precisare che lo stato del procedimento è nella fase delle indagini preliminari e per le persone arrestate vale il principio di non colpevolezza fino a condanna definitiva.
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