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Gioia Tauro, finalmente è “nata” l’impresa portuale

Una Srl che fornirà lavoro temporaneo alle imprese del settore. Agostinelli: ringrazio la comunità nel suo complesso per avermi aiutato a tagliare quest’importante traguardo

A pochi mesi dalla scadenza della decennale esperienza Agostinelli al vertice dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, oggi Autorità di Sistema, anche l’ultimo grande obiettivo a lungo inseguito dall’ammiraglio livornese giunge al traguardo: la Port Agency, bacino in cui sono stati fatti confluire i licenziati del 2017 che, ancora oggi, vede al suo interno 50 padri di famiglia del tutto precari, sarà trasformata in impresa portuale ex art. 17 comma 5 della Legge 84/94, un soggetto assolutamente nuovo per la realtà di Gioia Tauro, con una dotazione d’organico di ben 120 lavoratori: i sopracitati 50 più altre 70 nuove assunzioni.

Ad annunciare la storica svolta per il terminal calabrese è stato lo stesso Andrea Agostinelli nel corso di una conferenza stampa svoltasi ieri mattina nella sede dell’ente. Al tavolo, alla sua destra, la parte pubblica, con il segretario generale dell’ente Pasquale Faraone; il dirigente dell’area finanziaria e risorse umane Luigi Ventrici e la responsabile del settore legale Lavinia Strangi. Alla sua sinistra, invece, la comunità portuale, con il terminalista Mct rappresentato dall’ad Antonio Testi, e le ditte terze ex art.16 “Sea Work Service” (Domenico Bilotta); International Shipping (Antonio Bartuni), Universal Services (Letterio e Rocco Bagalà).

«Oggi – ha esordito Agostinelli – raggiungiamo un risultato importante per il porto di Gioia: non era mai stata costituita un’impresa che supporti terminalisti e operatori per rispondere ai cosiddetti “picchi di lavoro”. È stata una trattativa lunghissima, anche difficile. Dotare il porto di uno strumento di flessibilità è un risultato conseguito con l’approvazione all’unanimità, avuta nelle riunioni che, fino a ieri (mercoledì, ndc), si sono susseguite, del regolamento di gestione della nuova impresa che sarà sottoforma di Srl e del relativo piano economico finanziario, in modo che arrivi alla sostenibilità nel giro di un triennio».

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