Il fondamentale problema del completamento della nuova Statale 106 è argomento di estrema importanza per il futuro del comprensorio ionico e per l’intera provincia di Reggio. Anche il presidente del Corsecom, Mario Diano, è dell’avviso che i sindaci della ionica reggina non possono più fare a meno di fare quadrato. «Dopo le diatribe che si sono verificate all’interno dell’assemblea dei primi cittadini – dice Diano – abbiamo allentato la nostra pressione con la speranza che la “crisi” dei sindaci si potesse risolvere in tempi brevi. Così non è stato, al loro interno ci sono molte cose che non vanno tant’è che alcuni sindaci hanno già preso le distanze dall’Associazione. Riteniamo, però, che dopo tanti anni da quando AssoComuni è stata costituita e dopo il lavoro – a volte notevole – che è stato fatto nei momenti di armonia, non si possa buttare tutto alle ortiche e specie su problemi di notevole rilevanza come è questo della 106: i primi cittadini devono trovare il sistema di fare fronte unico per affrontarlo».
«Bene ha fatto Francesco Macrì – continua Diano – a ricordare i grossi passi avanti che erano stati fatti per “rilanciare” la necessità di completare l’arteria e menzionare gli autorevoli personaggi politici e sindacali che avevano dichiarato la loro disponibilità ad affrontare il problema. Ritengo anch’io che è necessario riallacciare i rapporti con Anas e con le istituzioni di governo e ripartire dall’incontro romano che il ministro Matteo Salvini aveva messo in calendario. Il Corsecom è pronto ad appoggiare qualunque iniziativa ci porti in questa direzione ma nel contempo i sindaci della fascia ionica reggina devono uscire dall’empasse in cui si trovano, e riprendere a lavorare in sinergia per affrontare questo, e gli altri più importanti problemi del territorio, nella maniera più adeguata possibile. Rispetto alla necessità di modificare il percorso della variante dello svincolo di Caulonia siamo perfettamente d’accordo sulle proposte del sindaco Cagliuso e degli altri primi cittadini della Vallata dello Stilaro che hanno preso atto delle richieste del Comitato spontaneo dei cittadini. È innegabile che sono i cittadini del territorio a conoscere meglio di tutti le reali necessità delle comunità locali e non bisogna consentire che si facciano gli stessi errori che sono stati fatti con gli svincoli di Siderno e di Locri che sono risultati decisamente inidonei alle necessità dei due centri».
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