Mezza Gioia Tauro rischia di restare a piedi nei prossimi mesi vista l’impressionante mole di fermi amministrativi che si è abbattuta in questi ultimi giorni come una mannaia sulle teste, o – per meglio dire, –sulle automobili dei cittadini gioiesi. Il malumore era già nell’aria ma, adesso la furia sanzionatrice da parte della ditta esterna con sede a Torino alla quale qualche anno fa è stato affidato il servizio di riscossione dei tributi insoluti (Tari, Imu e idrico) è ben tangibile all’albo pretorio del Comune.
Sono infatti decine e decine gli avvisi di deposito degli atti amministrativi che si susseguono giorno dopo giorno in un paradossale elenco che, alla faccia di ogni tutela della privacy, riporta testualmente i nominativi delle persone interessate.
Se ciò sia consentito o meno dalla legge non è dato saperlo, ma appare evidente che tale situazione rischia di mortificare il cittadino, tant’è che nelle ultime ore, alla luce dei nomi di alcuni noti professionisti di Gioia Tauro, con incarichi pubblici o congiunti di amministratori che risultano in elenco insieme a tantissimi altri semplici cittadini, sulle applicazioni di messaggistica istantanea si è innescato un vero e proprio tam-tam.
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