
Un’ordinanza lunga 23 pagine, quella emessa dalla seconda sezione del Tribunale civile di Reggio Calabria, che ha respinto il ricorso presentato dall’Associazione Dante Alighieri di Reggio Calabria contro la Società Dante Alighieri – Comitato di Reggio Calabria e contro il Consorzio per l’Università Per Stranieri Dante Alighieri. Sullo sfondo c’è sempre l’Università per Stranieri Dante Alighieri – che sta attraversando il periodo più complesso della sua esistenza con un’infinita guerra di carte bollate che sicuramente non fanno il bene dell’istituzione culturale – con due Cda in campo che si contendono la governance dell’Ateneo. E non trovando un punto d’incontro, era naturale che il “conflitto” sfociasse davanti a un giudice. È stata l’Associazione Dante Alighieri di Reggio Calabria, presieduta dall’on. Umberto Pirilli, a rivolgersi in via d’urgenza alla magistratura affinché bloccasse l’attività della Società Dante Alighieri – Comitato di Reggio Calabria e del ricostituito Consorzio per l’Università Per Stranieri Dante Alighieri.
Secondo il giudice «il ricorso è in parte inammissibile e in parte infondato e va pertanto rigettato» e quindi ha condannato la parte soccombente al pagamento delle spese legali (circa ottomila euro)

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