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Il ferimento al rione Ravagnese di Reggio Calabria tra testimonianze e balistica

Subito testimonianze chiave nel processo per il tentato omicidio di Carmelo Gioele Mangiola, l'agguato della mattina del 13 ottobre 2023 a Ravagnese. In Tribunale i primi testimoni dell'accusa hanno ricostruito le fasi cruciali della sparatoria, l'intervento immediato della pattuglia della Guardia di Finanza che ha soccorso la vittima della sparatoria ed ha registrato le prime dichiarazioni accusatorie. Anche di chi era stato ferito, ed anche gravemente. Carmelo Gioele Mangiola, proprio durante il tragitto in ambulanza verso il Grande ospedale metropolitano, scortato dalla pattuglia dei “Baschi verdi” fece il nome completo dei due presunti aggressori e di chi li avrebbe incaricati dell'agguato. Killer e mandanti. Versione diversa fornita dal padre agli inquirenti, che indicò genericamente tale “Emilio” senza indicare presenza di una seconda persona e senza specificare il cognome. Scenari divergenti che il collegio di difesa - gli avvocati Giacomo Iaria, Francesco Calabrese, Francesco Siclari, Pierpaolo Emanuele, Santo Iaria e Antonio Germanò - ha subito messo in risalto.
Sul banco dei testimoni anche gli esperti della “Scientifica”, chi effettuò il sopralluogo sulla scena del crimine ricostruendo dinamica della sparatoria, acquisendo ogni utile emergenza tecnico-scientifica sull'autovettura a bordo della quale viaggiava Carmelo Gioele Mangiola il giorno della drammatica sparatoria, la traiettoria dei colpi di pistola esplosi da breve distanza, l'analisi balistica delle pistolettate.

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