
I pazienti, ormai impazienti, insorgono contro la Regione Calabria alla quale non è bastato un anno e mezzo di tempo per modificare tre parole sul DCA, in merito al delicato tema dei piani terapeutici.
Tra le righe di questo documento si afferma che i piani possono essere compilati solo dai medici specialisti dipendenti “scartando” i convenzionati, ossia coloro che rappresentano un vero esercito presso gli ambulatori specialistici territoriali e che potrebbero risolvere il problema.
A causa di questa situazione paradossale, i pazienti per essere visitati dai medici dipendenti aspettano mesi e mesi senza potersi curare. In un anno e mezzo di attesa, più volte hanno protestato, rivolgendosi alla stampa e alla Garante Regionale della Salute Anna Maria Stanganelli. Hanno ricevuto tante promesse e molte rassicurazioni ma fino ad oggi solo fumo e un pugno di mosche: quei medi ci specialisti convenzionati che potevano risolvere il problema e consentire ai pazienti di curarsi in tempi brevi sono stati esclusi dalla possibilità di poter compilare un piano.
Una vera assurdità o meglio una “vergogna” come scrivono i pazienti in una lettera inviata alla Gazzetta del Sud. «Siamo stati presi in giro», dicono. «Ci hanno mortificato, costretti ad attese assurde e senza sapere il perché».
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