
Procedono i lavori per il completamento del Campo di Ciccarello, storica struttura sportiva della zona sud della città che diventerà un centro federale della FIGC intitolato al giovane calciatore reggino prematuramente scomparso Simone Neto.
"Una grande emozione essere qui a calcare questo terreno di gioco", ha affermato il sindaco Falcomatà durante il sopralluogo. "Quello che per decenni è stato un luogo di incontro ed aggregazione per tantissimi ragazzi della città, torna finalmente alla vita. Tra qualche settimana, il 3 maggio esattamente, la struttura aprirà le sue porte alla città. Lo faremo alla presenza delle squadre della nazionale sindaci e della nazionale parlamentari, con le quali realizzeremo un triangolare. Lo faremo coinvolgendo chiaramente i bambini delle squadre e delle scuole calcio cittadine, coordinati dalla FIGC, ed insieme ad alcune delle compagini storiche che hanno solcato nel tempo questo terreno di gioco, che rappresenta un pezzo importantissimo della storia sportiva della nostra città. Vogliamo che sia una giornata di festa e l'inizio di un nuovo percorso di rinascita per questo campo".
L'invito del primo cittadino è proprio quello di chiamare a raccolta e raccontare la storia delle compagini sportive del territorio che si sono date battaglia, in senso sportivo, proprio nel campo di Ciccarello. "Raccoglieremo i suggerimenti che arriveranno dal territorio, dai tanti sportivi reggini, dirigenti sportivi, giovani calciatori di allora che oggi sono diventati uomini, magari papà o addirittura nonni di altri piccoli calciatori, che vorranno segnalarci i nomi delle squadre. Vi chiediamo di inviare i vostri suggerimenti alla mail [email protected] in modo da poterli elencare e riportare sullo storico muro di fondo del campo, in quella che potrebbe diventare una sorta di vetrina della tradizione calcistica reggina, dando lustro a tutte quelle squadre che hanno fatto sognare intere generazioni di sportivi e facendo in modo che quella storia possa rimanere indelebilmente scritta e conosciuta soprattutto dai giovani. E' una sorta di testimone, un anello di congiunzione tra passato e futuro dello sport e del calcio reggino".
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