Stangata del Gup di Reggio Calabria sugli imputati del processo con rito abbreviato “Atto quarto”. All'Aula bunker è stata una pioggia di condanne sulla cosca Libri, tra le storiche e più potenti famiglie di 'ndrangheta della città ed uno quattro assi portanti del direttorio mafioso leader del mandamento “Centro”. Pesanti erano state le richieste di condanne dei Pubblici ministeri della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, Sara Amerio e Vittorio Fava, e altrettanto pesante il verdetto del Gup, Giovanna Sergi. Sotto accusa 28 persone, che rispondono a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, tentato omicidio, detenzione illegale di armi, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti - emerge soprattutto una tematica di strettissima quanto spinosa attualità: il pizzo ai commercianti e le mazzette agli imprenditori e ai costruttori.
Le condanne
Ilenia Basile, 1 anno e 4 mesi
Claudio Bianchetti, 14 anni e 8 mesi
Davide Bilardi, 3 anni e 4 mesi
Giovanni Chirico, 12 anni
Michele Crudo 16 anni
Sebastiano Di Mauro, 12 anni
Filippo Dotta, 14 anni e 8 mesi
Antonino Gullì, 10 anni
Antonio Libri, 14 anni
Beniamino Mangiola, 13 anni e 4 mesi
Edoardo Mangiola, 20 anni
Domenico Musolino, 8 anni e 8 mesi
Francesco Palmisano, 10 anni
Demetrio Polimeno, 8 anni e 8 mesi
Domenico Polimeno, 8 anni e 8 mesi
Domenico Pratesi, 8 anni e 8 mesi
Emanuele Quattrone, 16 anni
Vittorio Quattrone, 13 anni e 4 mesi
Domenico Sartiano, 12 anni
Carmelo Serafino, 11 anni e 4 mesi
Domenico Siclari, 11 anni e 4 mesi
Biagio Surace, 2 anni e 2 mesi
Antonino Votano, 17 anni e 4 mesi
Giovanni Zema Giovanni, 10 anni e 8 mesi
Cristofaro Zimbato, 12 anni.
Assolti Ernesto Barbaro, Caterina Belfiore e Nunzio Magno.
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