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L'inchiesta su Bellocco e soci, l’incubo del vessato: «Mi disse: tu non sai chi hai davanti»

Nelle carte dell’ultima tranche dell’inchiesta “Due curve”, il racconto di un imprenditore caduto nella rete intessuta dal rosarnese assassinato e dal sorianese Filippo Monardo

Aveva iniziato con piccole somme a un tasso del 10%, poi però la quantità di denaro e i tassi erano cresciuti al punto da non riuscire più a pagare i debiti che aveva contratto. L’imprenditore Piero Bene, a quel punto, si rese conto di essere rimasto intrappolato in una «ragnatela», così definita dallo stesso agli inquirenti, dalla quale non sarebbe più riuscito a uscire. Aveva iniziato a prendere tempo, a chiedere altri prestiti e a mentire.
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