«In Calabria c'è la 'ndrangheta e ci fa schifo, ma c'è anche lo Stato che si oppone». Lo ha detto il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, che oggi ha inaugurato una nuova stazione dell’Arma dei Carabinieri a San Ferdinando, nella Piana di Gioia Tauro. Incontrando anche gli amministratori di Rosarno, Mantovano ha sottolineato che «i nuovi alloggi (per i carabinieri, ndr) sono stati confiscati al clan Bellocco. I beni confiscati - ha proseguito Mantovano - invece di essere goduti da chi li ha illecitamente conseguiti, oggi sono patrimonio dello Stato e vengono utilizzati come alloggi da parte dei carabinieri».
All'inaugurazione della nuova caserma dei carabinieri - intitolata al brigadiere Antonino Marino, ucciso il 9 settembre 1990 in un agguato di 'ndrangheta - , hanno partecipato anche il comandante generale dell’Arma, generale Salvatore Luongo; il commissario straordinario di Governo Fabio Ciciliano; la prefetta di Reggio Calabria Clara Vaccaro; la sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro e il sindaco Gianluca Gaetano. Mantovano ha poi incontrato i municipio le autorità per una verifica operativa dei progetti messi a punto e quindi si è spostato a Rosarno per una riunione nella sede del Comune con il sindaco Pasquale Cutrì e i diversi rappresentanti regionali e nazionali sulla realizzazione delle iniziative definite per la stessa Rosarno.
«E' interessante e non casuale - ha aggiunto - che oggi si inaugura la nuova stazione dei carabinieri e quindi c'è l'aspetto dello Stato di prossimità, di tutela del rispetto della legge e della comunità. Ma al tempo stesso ci sono interventi di grande solidarietà sociale». Mantovano ha ricordato che a Ferdinando «verranno realizzati degli alloggi dignitosi per i migranti che lavorano in questo territorio e verranno realizzati degli alloggi anche per la popolazione di San Ferdinando come di Rosarno, oltre a impianti sportivi per i bambini e gli adolescenti e i giovani, perché lo sport è la migliore alternativa alle piazze di spaccio». «Interventi - ha aggiunto - non calati dall’alto ma coordinati con le autorità del territorio a cominciare dai sindaci. Per noi è importante non soltanto la repressione della criminalità ma anche l’offerta di alternative alle piazze di spaccio che devono essere sostituite dalle piazze dell’atletica, dello sport vero per il riscatto dei giovani. E’ bello che questo lavoro veda tutte le istituzioni riunite attorno alla divisa dei carabinieri e di chi questa divisa continuerà a portare con onore nella piazza di San Ferdinando e nel territorio circostante. Consentitemi perciò di fare un augurio particolare ai carabinieri che qui opereranno e alla popolazione che fruirà del loro servizio. Le due cose si tengono strettamente. Un carabiniere come qualsiasi appartenente alle forze di polizia, lavora bene se c'è il sostegno, l’appoggio, ciascuno per la sua parte e senza sostituzione di ruoli, della popolazione».
Governo, al via la fase due degli interventi in aree disagiate
«Con l’inaugurazione della nuova caserma dei Carabinieri parte oggi, da San Ferdinando e da Rosarno, la fase due di quello che il Governo Meloni intende fare nei confronti delle aree disagiate del territorio nazionale». Lo ha detto, tra l'altro, Mantovano. Mantovano, impegnato in una visita nei comuni di San Ferdinando, Rosarno (Reggio Calabria) e Orta Nova (Foggia) per l’attuazione del «Piano straordinario di interventi infrastrutturali e di progetti di riqualificazione sociale e ambientale, funzionali ai comuni o alle aree metropolitane ad alta vulnerabilità sociale», ha poi spiegato che «si tratta di un progetto iniziato nel settembre del 2023 su iniziativa del Governo a Caivano e avendo raggiunto risultati importanti in quell'area oggi quel modello viene trasferito in altri otto territori che ne hanno particolare necessità».
«A San Ferdinando e a Rosarno - ha aggiunto - saranno realizzati degli alloggi dignitosi sia per i migranti che lavorano legalmente in questo territorio sia per la popolazione locale, oltre a impianti sportivi per i bambini, gli adolescenti e i giovani, perchè lo sport è la migliore alternativa alle piazze di spaccio. Interventi non calati dall’alto ma coordinati con le autorità del territorio a cominciare dai sindaci. Per noi - ha sottolineato Mantovano - è importante non soltanto la repressione della criminalità ma anche l’offerta di alternative alle piazze di spaccio che devono essere sostituite dalle piazze dell’atletica, dello sport vero per il riscatto dei giovani. E’ bello che questo lavoro veda tutte le istituzioni riunite attorno alla divisa dei Carabinieri e di chi questa divisa continuerà a portare con onore, nel vero senso del termine, nella piazza di San Ferdinando e nel territorio circostante».
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