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Torino intitola al commerciante di Siderno Gianluca Congiusta la casa famiglia in un bene confiscato

A scoprire la targa è stata Roberta, sorella dell'uomo ucciso vent’anni fa dalla ’ndrangheta: «Mi sono commossa, è una memoria attiva e non solo celebrativa»

Un appartamento confiscato a un clan della ’ndrangheta trapiantato in Piemonte è diventato un moderno e attrezzato alloggio adibito a casa famiglia intitolato a una vittima innocente della mafia, il giovane 31enne Gianluca Congiusta, ucciso venti anni fa a Siderno in un agguato di chiaro stampo ’ndranghetista. L’immobile divenuto casa famiglia,è posto al piano terra di uno stabile moderno e funzionale a Torino in via Bardonecchia.
Dove, quindi, prima si insinuava il potere criminale della ’ndrangheta, d’ora in poi – a seguito dell’inaugurazione avvenuta sabato scorso nel ventesimo anniversario dell’uccisione del giovane commerciante di Siderno – vivrà la speranza di quattro giovani che guardano al futuro. Quattro ragazzi maggiorenni e caregivers segnalati dai servizi sociali della Città di Torino.
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