
«Oggi da San Luca lanceremo la seconda fase di Agenda Sud che prevede degli investimenti importanti anche per molte scuole calabresi». Lo ha dichiarato questa mattina a Palmi, nel Reggino, Giuseppe Valditara.
Il ministro dell’Istruzione è stato accolto dai dirigenti scolastici, docenti, studenti, personale amministrativo e autorità civili e militari. All’interno del teatro Manfroce, Valditara incontrato gli studenti delle scuole medie e si è soffermato a parlare di legalità e in particola modo del “caso Seminara”, vale a dire delle violenze sessuali di gruppo ai danni di una ragazza all’epoca minorenne da parte di un gruppo di giovani del piccolo centro del Reggino.
Tornando agli investimenti nelle scuole, il ministro ha aggiunto che gli investimenti «sono a favore dei giovani per dotarli di libri, tablet, personal computer e per la ristrutturazione delle scuole». Insomma, una serie di misure «che portino a diminuire il divario ancora esistente tra le scuole del Mezzogiorno e il resto del Paese».
Sconcertato per vicende Seminara ed Afragola
Valditara, giunto oggi in provincia di Reggio Calabria per incontri con gli amministratori comunali di Palmi e di San Luca, si è detto «profondamente sconcertato per le vicende di violenze sulle donne accadute ad Afragola e Seminara. Negli occhi di ogni bambina, donna, che incontrate - ha detto Valditara - dovete rivedere gli occhi di vostra madre e onorarne la figura».
Il ministro dell’Istruzione, inoltre, ha lanciato un appello ai ragazzi «affinché, se vedete un’amica soffrire, pensate alla sofferenza che potrebbe provare vostra madre. Quegli occhi simboleggiano gli occhi di tutte le altre ragazze, come le due ragazze di Seminata (vittime di violenza sessuale, ndr) a cui è stato fatto del male».
Giuseppe Valditara, ancora, rivolto alle donne di Seminara, ha detto: «Siate orgogliose della vostra libertà, dignità, della vostra forza. Pretendete ogni giorno di avere riconosciuta la vostra grandezza e non accettate che qualcuno possa calpestare la vostra bellezza. Ribellatevi alle prepotenze e alle violenze perché lo Stato è qui con voi, per voi, non vi abbandonerà, perché voi per tutti noi valete tanto».
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