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Dai bilanci orali ai premi “a pioggia”, l’Asp di Reggio Calabria fa i conti col passato

Due condanne al risarcimento di oltre 2 milioni di euro, per altri sei ex manager scatta la prescrizione. I giudici: «Le indennità erogate in assenza di qualsivoglia effettiva valutazione delle performance»

A volte ritornano. Si riaccendono i riflettori sull’Asp di Reggio - che oggi pare rimessa in carreggiata - dei bilanci orari, degli scandali e degli scioglimenti per mafia. Stavolta l’attenzione si concentra sulla Corte dei conti, che ha chiuso - almeno in primo grado - il giudizio sulle indennità di risultato e della produttività del personale che in passato, tra il 2013 e il 2017, sarebbero state erogate “a pioggia”. Due le condanne inflitte dai magistrati contabili, mentre per altre 6 posizioni è scattata la prescrizione.
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