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Gioia Tauro, interrogati i due portuali ritenuti “al soldo” dei narcotrafficanti

Hanno risposto al gip Orlando Adami, 59enne di Sinopoli e Domenico Mammoliti, 38enne di Polistena : «Non hanno saputo spiegare perché alla vista dei finanzieri si siano dati alla fuga». Convalidati gli arresti

Hanno un nome e un volto i due portuali arrestati per traffico di droga dalla Guardia di Finanza all’interno del porto di Gioia Tauro. Si tratta di Orlando Adami, 59 anni di Sinopoli, e Domenico Mammoliti, 38enne di Polistena. I nuovi particolari sul loro arresto, avvenuto nel piazzale del grande terminal calabrese alle 16.15 del 17 giugno scorso, sono emersi dall’ordinanza di convalida dell’arresto firmata dal gip di Palmi. I 238 chili di cocaina purissima, divisa in 193 panetti, erano stati nascosti all’interno di un container che trasportava bidoni di liquido infiammabile. Un carico di droga che avrebbe fruttato alla criminalità organizzata guadagni superiori ai 50 milioni di euro. E proprio in prossimità di quel contenitore le Fiamme gialle avrebbero trovato «i due arrestati che – scrive il giudice – non appena avvedutisi del sopraggiungere della polizia giudiziaria hanno cercato di fuggire, per poi essere fermati dopo un breve inseguimento».
A distanza di mezzo metro da quel container «sono stati ritrovati, poggiati al suolo – si legge nella convalida – parti di sigilli, delle tronchesi e una radiotrasmittente, strumenti dai quali si è dedotto che fosse stato effettuato il trasferimento dello stupefacente da un container ad un altro».
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