
Il tribunale di Reggio Calabria nel tardo pomeriggio di oggi ha emesso la sentenza nei confronti degli imputati coinvolti nel processo "Inter nos”. L’inchiesta ipotizzava presunte infiltrazioni mafiose nell’Asp di Reggio Calabria con la connivenza di dirigenti aziendali.
Ridimensionato il quadro accusatorio portato in aula dalla procura antimafia reggina. Cade infatti l’associazione mafiosa per l’unico imputato a cui era contestata, e l’aggravante dell’agevolazione alla ‘ndrangheta per tutti gli altri.
Il tribunale ha assolto l’ex consigliere regionale dell’Udc Nicola Paris e altri 7 imputati, tra i quali l’ex direttore generale dell’Asp Maria Grazia Squillacioti.
I nomi dei condannati
Dodici le condanne: Antonio Chilà 5 anni e sei mesi, Domenico Chilà (unico a cui era contestata l’associazione mafiosa) 6 anni e sei mesi, Antonio Costantino 5 anni, Giovanni Lauro 5 anni, Lorenzo Delfino 4 anni e sei mesi, Francesco Macheda 5 anni, Bruno Martorano 5 anni, Sergio Piccolo 4 anni e sei mesi, Angelo Zaccuri 5 anni, Gianluca Valenti 4 anni e sei mesi, Filomena Ambrogio 3 anni e sei mesi, Nicola Calabrò 5 anni.
Assolti, oltre a Paris e la Squillacioti anche Domenico Custoza, Domenico Forte, Giuseppe Galletta, Domenico Salvatore Idà, Francesco Sarica (ex commissario dell’Azienda sanitaria provinciale) e Angela Minniti (dirigente dell'ufficio programmazione e bilancio dell'azienda).
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