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Gioia Tauro, intimidazione alla Valle del Marro. Bruciato tutto il raccolto del grano

La cooperativa, che aderisce a “Libera” e da vent’anni opera sui terreni confiscati alla ’ndrangheta, ha subìto l’ennesimo attentato in località Pontevecchio a Gioia Tauro

Nei giorni scorsi, un incendio di origine dolosa ha devastato la coltivazione biologica presente su un terreno confiscato alla mafia in località Pontevecchio, nel Comune di Gioia Tauro, distruggendo quasi totalmente il raccolto del grano.
Il campo in questione è gestito dalla cooperativa sociale Valle del Marro, con sede a Polistena, che da oltre vent’anni opera sui beni confiscati alla criminalità organizzata per promuovere la legalità democratica e l’inclusione socio-lavorativa. Si tratta del quarto danneggiamento in meno di un mese. Precedentemente, infatti, ignoti avevano preso di mira contemporaneamente gli impianti irrigui di due terreni coltivati a clementine e di un piccolo appezzamento di kiwi coltivati dalla cooperativa aderente a “Libera” sempre nel territorio comunale di Gioia Tauro.
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