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Stupro di gruppo a Seminara, condannati a 4 anni due dei minorenni coinvolti

L’inchiesta, denominata 'Masnada', aveva preso l’avvio dalla denuncia coraggiosa di una delle due vittime che aveva trovato la forza di rompere il muro di omertà in una realtà condizionata dalla presenza della 'ndrangheta e dai rapporti di parentela che alcuni degli indagati hanno con persone ritenute dagli inquirenti mafiosi della zona

Il Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria

Il tribunale dei Minori di Reggio Calabria, accogliendo le richieste della procura dei Minori guidata da Roberto Di Palma, ha condannato due ragazzi a quattro anni di reclusione ciascuno perchè coinvolti con un gruppo più ampio nelle violenze sessuali consumate ai danni di due minorenni originarie di Oppido Mamertino e Seminara, comuni della Piana di Gioia Tauro.

I minori imputati erano accusati, in particolare, di aver abusato sessualmente e ripetutamente di una delle due ragazze, «in un contesto di brutalità e sopraffazione che si sarebbe protratto nel tempo (dal 2022 in poi), mentre la ragazza era ancora minorenne».

L’inchiesta, denominata 'Masnada', aveva preso l’avvio dalla denuncia coraggiosa di una delle due vittime che aveva trovato la forza di rompere il muro di omertà in una realtà condizionata dalla presenza della 'ndrangheta e dai rapporti di parentela che alcuni degli indagati hanno con persone ritenute dagli inquirenti mafiosi della zona.

Il 19 marzo scorso, il giudice monocratico di Palmi, Francesca Mirabelli, aveva già pronunciato sei condanne - dai 13 ai 5 anni - e altrettante assoluzioni, per la violenza sessuale di gruppo nei confronti delle due ragazze, una delle quali costretta a lasciare Seminara insieme alla famiglia, grazie anche all’aiuto del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, che ha provveduto ad attivare i percorsi istituzionali in grado di garantire un futuro di serenità alla giovane ed ai suoi genitori.

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