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Protesta a San Luca per “l’esilio” della Madonna della Montagna

Circa 150 persone hanno manifestato davanti al Municipio e quindi hanno incontrato i commissari ribadendo che la comunità non accetterà lo spostamento da Polsi a Locri

Tensione alle stelle a San Luca dopo l’annuncio del trasferimento della tradizionale festa della Madonna della montagna a Locri, nello stadio comunale. Nella mattinata di ieri una numerosa folla di cittadini (almeno 150 persone) si è radunata davanti al Municipio per manifestare il proprio dissenso contro l’assurda quanto ingiustificata decisione.
Una delegazione di cittadini, guidata dal presidente della Pro Loco, Antonio Pizzata, e dal dottor Francesco Murdaca, ha quindi incontrato la Commissione straordinaria che guida il Comune di San Luca, per esprimere il forte malcontento della comunità. «La festa – hanno detto – deve rimanere a San Luca, perché è parte della nostra storia e della nostra identità. Se non può essere fatta qui per problemi di sicurezza, allora preferiamo che venga annullata. A Locri non ci andremo».
«Ognuno – ha ribadito Sandra Micchia – può pregare e festeggiare la Madonna nel proprio paese e nella propria chiesa in attesa di tempi migliori».
La protesta, pacifica ma determinata, ha visto la partecipazione di molte donne, pronte a proseguire la mobilitazione nei prossimi giorni se la Curia non tornerà sui suoi passi.
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