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Reggio, il tribunale del riesame annulla per la seconda volta la custodia cautelare di Domenico Sergi

Il Tdl ha disposto la scarcerazione dell’indagato nella maxi inchiesta antimafia “Millennium”, respingendo la nuova richiesta della DDA nonostante le accuse di narcotraffico aggravato dal metodo mafioso

Per due volte ha avuto ragione davanti ai giudici del riesame. Annullato dal Tribunale della libertà il nuovo provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso nei confronti di Domenico Sergi, tra gli indagati arrestati nell’ambito della maxi operazione antimafia “Millennium”. Sergi era stato nuovamente arrestato dal Gip, su richiesta della Procura antimafia, dopo che il Tribunale della libertà, appena qualche settimana prima, aveva annullato la custodia in carcere. L’indagato, difeso dall’avvocato Marco Gemelli del foro di Reggio Calabria, affiancato dagli avvocati Michele Sergi ed Emanuela Rocco, è accusato di associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, con l'aggravante del metodo mafioso. Nello specifico per gli inquirenti sarebbe coinvolto in ben 49 distinti episodi di narcotraffico.
“Millennium” è l’indagine che ha coinvolto un centinaio di persone tra Calabria, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e altre regioni, colpendo duramente alcune articolazioni della ’ndrangheta reggina, tra cui le potenti 'ndrine degli Agresta e dei Barbaro di Platì, operanti anche nel nord Italia e in ambito internazionale attraverso un gigantesco sistema di traffico di droga e riciclaggio di denaro.
In udienza il Pubblico ministero antimafia aveva richiesto nuovamente di mantenere la misura custodiale (già annullata in occasione del precedente riesame), mentre la difesa ha proposto argomentazioni tecniche, corredata da produzione documentale <a dimostrazione della infondatezza della nuova richiesta di applicazione della custodia in carcere. Tesi accolta dal Riesame che ha annullato l’ordinanza cautelare e la contestuale scarcerazione dell'indagato.

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