
Due interventi andati in fumo per via dei ritardi. La città che da sempre corre sul filo dell’emergenza rifiuti si lascia sfuggire l’opportunità di ampliare l’unica isola ecologica di Condera (850 mila euro) e di realizzarne un’altra nell’area sud (350 mila euro) attraverso i fondi del React Eu. Mentre si insegue l’obiettivo tanto ambizioso quanto improbabile di arrivare al 65% di raccolta indifferenziata si “rinuncia” di fatto al potenziamento dei siti. Del resto proprio per via dei tanti ritardi del settore Ambiente, Palazzo San Giorgio dovrà restituire alla Regione un bel gruzzolo.
Era il 2018 quando si annunciava l’approvazione del progetto esecutivo dei lavori di ampliamento della struttura di Condera. Secondo quanto previsto la superficie della struttura dai 1600 metri quadri sarebbe dovuta arrivare a 4000 metri quadri, i cassoni per lo smaltimento da 12 a 24, con la possibilità di conferimento dall’alto, attraverso delle apposite rampe. Di fatto il raddoppio della capacità di “accoglienza” dell’unica realtà in cui i cittadini possono conferire. Dopo due anni si era arrivati finalmente al bando dei lavori. La stazione unica appaltante ha chiesto al Comune un integrazione documentale, prima di procedere alla gara. Ma poi sull’iter è calato il silenzio che prosegue da allora.
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